Il presente sito intende proporre - come già accaduto negli anni passati - le varie fasi organizzative ed operative inerenti la spedizione speleosubacquea denominata "Timavo System Exploratione 2023", che prevede una serie di esplorazioni rivolte al corso sotterraneo del fiume Timavo (Carso Triestino). Le immersioni saranno effettuate dall’equipe appartenente al National Cave Diving Commette della FFESSM, mentre l'appoggio logistico sarà garantito dalla Società Adriatica di Speleologia di Trieste.

Vedi anche:

TSE2013 ,TSE2014 ,TSE2015 ,TSE2016 ,TSE2018 ,TSE2021 ,TSE2022 .

Intestazione

Intestazione

sabato 5 agosto 2023

Movimenti in caverna Lindner

Chi conosce già la caverna Lindner, posta alla base dei pozzi d'accesso all'Abisso di Trebiciano, sa di che cosa stiamo parlando. Si tratta di un ampio vano, interessato da enormi accumuli di rocce e sabbia, che porta ai due sifoni (upstream e downstream) del fiume Timavo sotterraneo.

Probabilmente dal momento della sua scoperta, l'aspetto della caverna è stato sempre più o meno lo stesso, solo con qualche piccolo spostamento degli accumuli di sabbia presenti vicino all'acqua del fiume. Ma qualcosa sta cambiando.

Probabilmente negli ultimi vent'anni le precipitazioni si sono presentate più intense, o forse si è passati repentinamente da momenti di magra a travolgenti fasi di piena, e queste condizioni hanno influito anche sulla morfologia della grande caverna.

Una quindicina di anni fa è stata rilevata una grande frana nell'accumulo sabbioso che forma lo scivolo sud-ovest della caverna, movimento non presente al momento del nuovo rilievo risalente a 1990. In questi giorni abbiamo trovato anche uno spostamento di sabbia  alla base della collina che scende al fiume, con il movimento e l'asporto di innumerevoli metri cubi di deposito. Per completare il discorso bisogna segnalare come, circa cinque anni fa, si è dovuto scavare per liberare l'ultima scala della ferrata Adriatica, che risultava sepolta per quasi due metri. E attenzione, in questo caso si parla di un punto la cui quota è maggiore di quasi sessanta metri rispetto al livello medio del fiume.

I disastri che avvengono in superficie a causa di eventi metereologici estremi sono sotto gli occhi di tutti, ma forse qualcosa sta succedendo anche nel sottosuolo. Si tratta di un campo di ricerca che risulterà sempre più importante nel futuro e, per quanto possibile, anche la Stazione Sperimentale Ipogea dell'Abisso di Trebiciano farà la sua parte, con monitoraggi e osservazioni continue. 

Frana di sabbia sullo scivolo sud-ovest (Foto A. Maizan)


Frana di sabbia lungo la discesa verso il fiume (Foto S. Masè)